I BORGHI DISABITATI
n. 705Piancerreto - Costamezzana - Piancerreto
L'itinerario ha come punto di partenza l'abitato di Piancerreto, frazione di Cerrina, che si raggiunge seguendo le indicazioni poste lungo la statale della Val Cerrina tra Cerrina e Torre S. Quilico.
Lasciata l'auto nei pressi del Circolo ricreativo che si trova al bivio per Castelletto Merli, si percorrono alcuni minuti di asfalto in direzione delle cave di ghiaia finché, si raggiunge la cappelletta dedicata a S. Carlo in località Cascine Ramengo. Continuando ancora per pochi metri, si imbocca la strada sterrata che sale dolcemente a destra attraverso un fitto bosco di castagno e robinia, proseguendo diritto, si lascia sulla sinistra la croce deposta in memoria degli Alpini che si intravede tra la vegetazione e un successivo bivio. In breve, si esce dalla vegetazione, il percorso si fa più agevole e il paesaggio che ci appare inaspettatamente è una vera sorpresa.
Lo sguardo, può accarezzare la distesa di colline sulle quali i paesi si fanno ammirare, ora abbarbicati sulle sommità, ora distesi lungo le creste; castelli e chiese, ville padronali e cascine soleggiate, boschi e coltivi, ci portano fino alla pianura che si stende improvvisa e sfuma ai piedi delle montagne che incorniciano candide il bel panorama. Proseguendo, si oltrepassa il filare di cipressi posti come frangivento a difesa dei frutteti e quindi si inizia una discesa; in prossimità di una stretta curva si prosegue diritto lasciando a destra la strada privata che porta alle Case Carisio. Il sentiero attraversa una vasta zona dove, dai ripidi versanti delle colline, sono stati ricavati terrazzamenti un tempo coltivati a vigna e ora colonizzati da numerosissimi cespugli di ginestre che dalla primavera all'estate offrono una colorata e profumata fioritura.
In breve, si arriva in vista della Cascina Carpignano. Il colle, su cui poggia l'ampio rudere in tufo, è molto panoramico e invita ad una piacevole sosta sui prati che la circondano. Sulla sinistra, in basso, si vede il capannone per l'allevamento delle capre ormai inutilizzato ed in parte diroccato.
Riprendendo il cammino, si scende rapidamente a sinistra lungo la strada che costeggia la grande stalla e che raggiunge un pioppeto di fondovalle per risalire lungo il versante opposto, in questo tratto, in cui il fondo stradale è costituito prevalentemente da ciottoli dissestati, si raccomanda una particolare attenzione perché il ripetuto passare delle moto e lo scolo delle acque piovane, rendono il cammino difficoltoso.
In corrispondenza di un tornante, si gira a destra per imboccare il sentiero erboso che porta all'abitato di Costamezzana ormai quasi totalmente abbandonato. Ripercorrendo in senso inverso il sentiero si torna sulla strada lasciata poco prima, svoltato a destra, si risalgono i ripidi tornanti contornati da ginestre che ci riconducono nei pressi della croce dell'Alpino. La salita termina all'incrocio con la strada sterrata che abbiamo percorso all'inizio della passeggiata; svoltato a destra, si torna alla cappelletta di S. Carlo ed in vista di Piancerreto.
Durata: circa ore 1,30 però l'amenità dei luoghi che si attraversano condizionano notevolmente la durata del percorso, in quanto, le soste sono numerose, gli scorci panoramici e la particolare vegetazione porteranno il visitatore a prolungare il tempo per effettuare l'intera passeggiata.
Difficoltà: nessuna
Attrezzatura: scarpe con suole di gomma
Periodo consigliato: tutto l'anno ma il momento ideale è la tarda primavera quando le ginestre sono in fiore.