Con il numero "astronomico" di individui pari a circa un milione di specie conosciute, gli Artropodi costituiscono il phylum più grande e più eterogeneo del regno animale. Questo phylum ha ottenuto un notevole successo in termine di radiazione adattativa sin da tempi remoti; artropodi primitivi detti Trilobiti, conquistarono le profondità marine circa 500 milioni di anni fa, mentre durante gli ultimi trecento milioni di anni, un gruppo di questi animali, gli Insetti, hanno letteralmente invaso le terre emerse.
Gli Artropodi si originarono probabilmente da progenitori simili ad Anellidi (vermi cilindrici segmentati), infatti possiedono ancora oggi parecchi caratteri distintivi simili a quelli riscontrabili tutt'oggi in questo gruppo. Ad esempio quando gli Artropodi sono nello stato embrionale sono metamerici, cioè divisi in segmenti, proprio come gli Anellidi adulti (anche se recenti ricostruzioni filogenetiche sottolineano la somiglianza con il gruppo dei Nematodi, in base a caratteristiche delle cavità corporee). Anche il sistema nervoso degli Artropodi è simile a quello degli antichi progenitori: esso è formato da un ganglio dorsale connesso a un cordone nervoso ventrale. Gli Artropodi hanno evoluto un esoscheletro pluristratificato che protegge gli organi interni e offre robuste inserzioni per i muscoli e sostegno per le appendici locomotorie. Questa cuticola viene rinnovata a intervalli regolari, con un processo chiamato muta, via via che l'animale si accresce. Spesso negli Artropodi i metameri (segmenti del corpo) tendono a fondersi in unità funzionali, e a formare regioni del corpo ben distinte. A questo proposito basti pensare alla netta divisione in capo-torace-addome visibile negli insetti.
Il phylum Artropoda è diviso in quattro subphyla, dei quali tre sono viventi (Chelicerata, Crustacea, Uniramia) ed uno estinto (Trilobita).

Bo Tiziano